domenica 20 agosto 2017

RIFLESSIONE

Mi capita di guardare dei programmi televisivi sulle vite delle icone del cinema, della musica, o dell'arte in genere.
Una volta, se valevi davvero, e sapevi coniugare talento e studio, emergevi, ed era per molto tempo, al punto che in alcuni casi diventavi immortale.  Eri icona e rappresentante di un mondo che veniva esaltato, ma anche denunciato, e vi erano davvero dei contenuti. Ora, non ci credo che non abbiamo attori, registi, artisti in generale che non abbiano genialità -  la razza umana è sempre la stessa, anzi, dovrebbe migliorare-. Eppure l'arte e i suoi geni restano nel sottobosco. Ogni tanto esce qualcuno, ma dura poco, il tempo di ripagare i debiti contratti con ad esempio una casa discografica -per non parlare di chi emerge senza alcuna competenza-. Come se qualcuno nella stanza dei bottoni non volesse più darci contenuti, icone, santi, eroi. E nessun contenuto edificante. Raramente almeno. Credo valga la pena rifletterci. È più facile dominare chi non crede in niente, e uccidere chi sa di valere.