LETTERA DELLA MUSICA ALL'UMANITA'
Un umile omaggio alla Musica e ai miei amici musicisti.
Un'umile riflessione per chiunque voglia ascoltare, sull'importanza della musica e degli operatori del settore, e il loro ruolo fondamentale in un momento drammatico come questo.
Con l'augurio che la percezione dell'importanza della musica cambi..
Cara Umanità,
sono la Musica.
Sono la voce di Dio, e la tua voce più vera.
Quando sono,
tu ridi, piangi, ti commuovi:
ti emozioni.
I miei figli veri sono Lavoratori
e tu spesso ne ignori la fatica,
non ascolti.
Loro non lavorano per il tuo plauso,
ma per me,
onorano me sola.
Diffida dei divi che mi svendono,
inseguono solo la loro ambizione.
I miei veri figli hanno doni e talenti che neppure immagini
e che raffinano con anni di studio e sacrificio
indicibili.
Io unisco, io vivo,
annullo il tempo e lo spazio.
Sono l'autentica voce della tua anima
e voce dell'Oltre.
Ti porto indietro nel tempo,
ti immergo nei ricordi,
ti proietto nel futuro,
eterna duro.
Ascolta la tua voce più vera!
Chi si occupa di me
e mi si dedica completamente
lo fa perché ti ama, cara umanità.
Merito di essere amata: sono la voce del mondo,
la voce di ogni essere umano,
aldilà delle vostre sciocche divisioni di razza, di ceto, di sesso, di benavere, in ogni parte del mondo sono la stessa.
E quando l’umanità ha avuto bisogno di sostegno,
solo io te l'ho dato davvero, non la politica, non i banchieri, o peggio gli
-ismi di ogni risma. Ai quali non mi sono piegata. I miei figli sono arrivati a morire per me, e per la libertà.
Sono nata insieme al tuo desiderio di comunicare, di esprimerti,
di metterti in relazione con gli altri e col creato,
di volare, di parlare con Dio...
Ora preferisci la tecnologia a me e non vieni nemmeno più ai concerti.
Non consideri nemmeno lavoratori i miei figli,
non ascolti se non ciò che ti fa comodo...O che ti inducono ad ascoltare,
ma io sono ben altro, miei amati esseri umani...
Non vi ho mai abbandonato.
Accompagnavo i momenti sacri fin dall'antichità,
ero considerata magia, matematica, la matrice, la madre, il mare..
.
Ci sono stati i secoli bui del Medioevo,
ma c’erano i trovatori, i trovieri, che cantavano le gesta degli eroi;
c’è stata la schiavitù, ma dalle piantagioni si innalzavano gli spirituals.
Ci sono state due guerre mondiali, ma i caffè concerto trasudavano cultura e ironia; e quelle gighe suonate sulle vecchie scricchiolanti corde di violini striduli, sì che laceravano l’anima e dicevano tutta la verità, per non dimenticare, per non rifare gli stessi errori.
Oggi la canzone racconta le tue storie, i tuoi sogni, le tue aspirazioni, i tuoi dolori.
Non lasciare che io muoia, morirebbe la voce del mondo intero,
l’anima dell’umanità.
In principio era il Verbo, ricordalo sempre.
Avere un dono è anche avere una grande responsabilità: la vita è un'avventura straordinaria, riempila di me e fa' buon viaggio!