venerdì 14 dicembre 2018
EVENTI NATALE 2018 A MILANO - LIVE AND FREE
16 Dicembre
giovedì 22 novembre 2018
CANTO DI NATALE - DICKENS - MUSICA E RECITAZIONE LIVE A MILANO.
Con grande piacere vi presento il breve promo della versione live di
"Canto di Natale" di Dickens
con la colonna sonora originale di Mariangela Ungaro
e la voce narrante di Lorenzo Alfieri,
in scena in anteprima alla Casa della Danza e della Musica . via Roma s.n.c., Basiglio (MI)- il 16 Dicembre alle ore 16:00.
Il secondo evento invece sarà a Milano, il 22 Dicembre in Piazza San Nazzaro in Brolo, dalle 16:00 alle 19:00 - con canti, coreografie di danza, musica, mercatini di Natale e presepe vivente- .
Vi aspettiamo!!!
lunedì 8 ottobre 2018
IL NUOVO SPETTACOLO CON TUTTI LE ARTI. STARDUST OPERAMA.
sabato 2 giugno 2018
lunedì 28 maggio 2018
sabato 26 maggio 2018
Ringraziamenti
Fare della musica è avere l'immenso privilegio di creare e condividere emozioni con le persone, vedere sorrisi e lacrime, riscoprire l'umanità.
Il ringraziamento al pubblico di stasera (alla Casa della danza e della musica, di Andrea Musumeci) è doveroso.
Così come ringrazio la divina Monika Lukacs, e lo special guest Simone Pionieri
.
Non suono per la carriera, per i titoli artistici, nemmeno per soldi, ma solo per chiunque desideri ascoltare, per tenere accanto il mio adorato Emanuele, per onorare i compositori che tanto hanno fatto per tutti noi, per onorare il grande cinema, le grandi storie, la Storia stessa.
Suono per un fine vero, per me più importante e credo molto nell'educazione all'ascolto del pubblico, che viaggia, cresce, si diverte, piange, si emoziona, in una parola: vive!
Suono per la gente e amo raccontare di che mattoncini sonori siano fatte le nostre emozioni ....
Se a me è stato fatto un regalo, desidero condividerlo, testimoniando amore e bellezza.
Grazie a tutti.
martedì 15 maggio 2018
Appuntamenti con la Musica, la Poesia e il Cinema a Milano
Prossimi appuntamenti musicali, letterari e cinematografici in compagnia di Mariangela Ungaro, Andrea Musumeci, Monika Lukacs, Laura Cassani.
Vi aspettiamo con due appuntamenti imperdibili per chi ama la cultura e l'arte a 360 gradi.
Buona serata!
#musicaperfilm #soundtracks #cinemadascolto #musicapoesia #poesiaemusica #poesieaMilano #Milanopianocity2018 #casadelladanzaedellamusica
mercoledì 9 maggio 2018
Cinema d'ascolto torna a parlare di musica e cinema
Prossimo appuntamento:
14 MAGGIO ORE 18:00
□ Conferenza concerto dedicato al progetto "CINEMA D'ASCOLTO "
Scuola Media Tommaseo, Piazzale Istria 11, Milano
#cinemadascolto #soundtracks #conferenzaMilano
#mariangelaungaro
venerdì 4 maggio 2018
Appuntamenti musicali, poetici e cinematografici.
Cari amici,
per chi ama la musica, la letteratura e il cinema, ho in programma tre date:
14 MAGGIO ORE 18
Conferenza su Cinema D'Ascolto con concerto offerto dagli studenti.
Scuola Media Tommaseo, Piazzale Istria 11, Milano
19 MAGGIO ORE 18:00
Per la Rassegna "Piano City Milano"
Il poeta parla: musica e poesia, con Laura Cassani. Concerto all'aperto in Piazza San Nazzaro in Brolo, Milano.
26 MAGGIO ORE 21:00
Casa della Danza e della Musica
Via Roma s.n.c. Basiglio (MI)
La Voce del Cinema con Monika Lukacs
Grazie ad Andrea Musumeci, direttore della Casa della Danza e della Musica e ad Antonio Di Bartolomeo (Pluriversum Edizioni)
#cinema #musica #poesia #concertiMilano #Milanoeventi #milanoPianoCity2018 #casadelladanzaedellamusica
mercoledì 2 maggio 2018
CONCERTO "IL POETA PARLA"
Poesia
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Musica
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D’ANNUNZIO Rimani
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Traumerei (Schumann)
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L’onda
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Barcarola op. 30 n°6 (Mendelssohn)
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L’Ala sul mare
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Serenata (Schubert)
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La pioggia nel pineto
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II mov. Sonatina (Ravel)
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La sabbia del tempo
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Die Nacht (Strauss)
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MONTALE Non
chiederci le parole
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Il vecchio castello (Musorgskij)
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Ho sceso con te …
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Primo dolore (Schumann)
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Spesso il male del vivere
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Preludio in mi minore (Chopin)
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Meriggiare
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Improvviso in sol maggiore (Schubert)
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MERINI
Spazio
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Intermezzo (Mendelssohn)
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Le osterie / Milano
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C’era una volta in America (Morricone)
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La Terra Santa
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Nana (De Falla )
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Amai teneramente
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Vally preludio atto terzo (Catalani)
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DICKINSON Dopo
un grande dolore
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Nuovo cinema Paradiso (Morricone)
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Il modo che leggo / La mia vita
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Speranze di Libertà (Morricone)
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Una moglie sarò
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Valzer n°5 (Chopin)
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E’ un piacere prezioso
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Gabriel’s oboe (Morricone)
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QUASIMODO Alle
fronde dei salici
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Adagio (Albinoni)
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PAVESE
Canzone
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La leggenda del pianista
sull’oceano (Morricone)
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Risvegli
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Mazurka in sol diesis minore (Chopin)
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SABA
Ulisse
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Ebben, ne andrò lontana (Catalani)
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giovedì 26 aprile 2018
LA VOCE DEL CINEMA
Sabato 26 MAGGIO
ORE 21:00
CASA DELLA DANZA E DELLA MUSICA
LA VOCE DEL CINEMA
MONIKA LUKACS: SOPRANO
MARIANGELA UNGARO: PIANOFORTE E ARRANGIAMENTI.
Questo concerto è dedicato alla voce e al cinema.
Il cinema ha avuto l'intelligenza di comunicare alle masse messaggi chiari grazie al sodalizio con la più universale delle arti: la musica.
In questo concerto ascolterete quindi alcune celebri arie d'opera utilizzate dalla settima arte nei contesti più diversi e con funzioni a volte opposte all'immagine stessa, ma anche i brani originali scritti per il cinema che sono entrati nell'immaginario collettivo, quando non addirittura hanno creato dal nulla il “sound” di quel territorio, di quel personaggio, di quella situazione, di quel cocktail di stati d'animo. Si desidera inoltre omaggiare il maestro Ennio Morricone che proprio quest'anno termina la sua folgorante e meritatissima carriera pubblica.
Casta Diva
Una delle arie più famose tratta da “Norma” un'opera in due atti di Vincenzo Bellini su libretto di Felice Romani, tratto dalla tragedia Norma di Soumet.
Composta in meno di tre mesi, nel 1831, si svolge nelle Gallie, all'epoca della dominazione romana.
Nell'antefatto la sacerdotessa Norma, figlia del capo dei druidi Oroveso, è stata l'amante segreta del proconsole romano Pollione, dal quale ha avuto due figli, custoditi dalla fedele Clotilde all'insaputa di tutti. Pollione si innamora di un'altra donna, una giovane sacerdotessa, con la quale tradisce la madre dei suoi figli. Quest'ultima risparmia ai figli la morte, e li mette in salvo; in extremis, invece di immolare la giovane amante, ammette la sua colpa e si suicida con l'amato, che ha finalmente compreso la sua grandezza.
Quest’aria è la preghiera che Norma dedica alla Luna affinché porti la pace.
Casta diva film (1935) Regia di Carmine Gallone. Scritto da Walter Reisch e Corrado Alvaro. Fotografia di Franz Planer e Massimo Terzano. Musiche di Bellini, Rossini, Paganini arrangiate e dirette da Willy Schmidt-Gentner.
E' un film di pura fantasia, un'invenzione che si appoggia sulla vita di Bellini, che Gallone gira tre volte: due nel 1935, versione italiana e versione inglese (con attori diversi), e poi nel 1954, a colori.
Il soggetto parte probabilmente dalla biografia di Francesco Florimo, amico e compagno di studi di Bellini, ma le libertà prese da Gallone e dai suoi sceneggiatori sono davvero tante, troppe, e troppo spesso inverosimili. L'unica verità è la storia d'amore tra Bellini e Maddalena Fumaroli: si conobbero a Napoli dove Bellini studiava al Conservatorio, ma il padre di lei si oppose sempre alla relazione.
Al minuto 21:00, possiamo ascoltare l'aria in tutto il suo splendore: tornato al Conservatorio, Vincenzo disegna per i suoi amici gli occhi della ragazza; si dispiace di non saper disegnare, trasforma il disegno in un pentagramma e comincia a scrivere la melodia Casta Diva, sul testo "occhi puri, occhi casti".
Il film si conclude tragicamente con la morte di Maddalena mentre Vincenzo raccoglie applausi a Milano. La vera Maddalena Fumaroli morì nel 1834, quando Bellini era a Parigi. A Parigi, nel 1835, dopo il successo di "I Puritani", morirà anche Vincenzo Bellini, a soli 34 anni, probabilmente di colera.
Oh mio babbino caro è una delle arie pucciniane più conosciute: inserita nell'opera “Gianni Schicchi”-un'opera comica in un atto di Giacomo Puccini, su libretto di Forzano basato su un episodio del Canto XXX dell'Inferno di Dante (vv. 22-48)- . Fa parte del Trittico. La prima assoluta ha avuto luogo il 14 dicembre 1918 al Metropolitan di New York.
Siamo ne1299: Gianni Schicchi, famoso in tutta Firenze per il suo spirito acuto e perspicace, viene chiamato in gran fretta dai parenti di Buoso Donati, un ricco mercante appena spirato, affinché li salvi da un'incresciosa situazione: il loro congiunto ha infatti lasciato in eredità i propri beni al vicino convento di frati, senza disporre nulla in favore dei suoi parenti.
Inizialmente Schicchi rifiuta di aiutarli a causa dell'atteggiamento sprezzante che la famiglia Donati, dell'aristocrazia fiorentina, mostra verso di lui, uomo della «gente nova». Ma le preghiere della figlia Lauretta (romanza «O mio babbino caro»), innamorata di Rinuccio, il giovane nipote di Buoso Donati, lo spingono a tornare sui suoi passi e a escogitare un piano, che si tramuterà successivamente in beffa: infatti Schicchi, sotto le coltri del letto insieme al defunto, detta al notaio che il bene più importante (la casa con tutte le proprietà) sia proprio di Schicchi che, non potendo essere screditato dai parenti serpenti, li scaccia. Fuori, sul balcone, Lauretta e Rinuccio si abbracciano teneramente, mentre Gianni Schicchi sorridendo contempla la loro felicità, compiaciuto della propria astuzia.
L'aria è stata utilizzata in modo geniale nel film L'onore dei Prizzi (Prizzi's Honor) una pellicola del 1985 diretto da John Huston. La figlia del capo mafioso, segretamente -ma non troppo- invaghita da anni di un uomo, cerca di attirare la pietà del padre raccontandogli che questi l'ha violentata, cosa che in realtà non è mai successa: lei se l'è studiata bene, con le sue occhiaie finte, disegnate con matita e ombretto. Padre e figlia sono seduti attorno al tavolino della cucina e sullo sfondo ecco una radiolina da cui proviene l'aria d'opera che sonorizza il dialogo.
In una delle scene più comiche del film Mr. Bean's Holiday un film commedia britannico del 2007, diretto da Steve Bendelack, Mr. Bean e Stepan improvvisano una recita mimica sulle note di "Oh mio babbino caro" di Puccini, racimolando abbastanza soldi da potersi pagare un viaggio in autobus.
L'aria “Sempre Libera” tratta dal primo atto della Traviata di Verdi, è un inno al piacere da parte della giovane Violetta, un invito a festeggiare la vita con entusiasmo, che però maschera un evidente stato di crisi.
Lo stesso che si cela dietro l'uso che il cinema ne ha fatto di questo brano: tra i vari film che sfruttano quest'aria e molti altri brani celebri dell'opera verdiana utilizzati dalla settima arte (il brindisi, Parigi oh cara, croce e delizia e così via) colpiscono due film agli antipodi per genere e per poetica cinematografica; il primo film è di Pasolini, grande maestro italiano, che nel film “La Ricotta” attinge alla celebre aria ma ne maneggia il timbro e l'arrangiamento, e l'aria verdiana diventa un pezzo da comica in bianco e nero anni '30, mentre un sinth velocizzato, neanche fosse un organetto di barberia, accompagna le scene in cui il ricottaro corre da una parte all'altra, nel disperato tentativo di lenire la fame. L'altra pellicola è “Le avventure di Priscilla, regina del deserto” di un film australiano del 1994 diretto da Stephan Elliott, vincitore del Premio Oscar 1995 per i migliori costumi.
Ascoltiamo l'aria verdiana mentre uno dei transessuali, in piedi sul torpedone sgangherato, che arranca tra la polvere e la calura del bush australiano, vestito di tutto punto da grand soiret, si lascia andare col vento tra le braccia, e canta l'aria doppiando la soprano lirica, mentre il lungo strascico luccicante del vestito svolazza divertito.
Addio alle armi (A Farewell to Arms) è un romanzo dello scrittore statunitense Ernest Hemingway, pubblicato nel 1929. Ne furono girati almeno due film, uno nel '32 e uno nel '57 diretto da Charles Vidor, il cui tema principale è quello che andremo ad ascoltare. Il film è stato musicato dal grande maestro Mario Nascimbene, il primo compositore italiano (diplomato al Conservatorio di Milano) invitato a Hollywood. Il tema è dolce, quel sapore d'altri tempi, sembra di ascoltarlo da un vecchio grammofono; una storia d'amore nata e morta tra lo scempio della seconda guerra mondiale, e le note che si ergono al di sopra delle parti e parlano di pace, di buoni sentimenti, di amore ancora possibile nonostante tutto.
Gabriel's oboe è il tema portante scritto da Ennio Morricone per Mission (The Mission) un film del 1986 diretto da Roland Joffé, vincitore della Palma d'oro al 39º Festival di Cannes. Ascoltare il missionario che suona l'oboe ci fa in realtà ascoltare la voce della natura incontaminata e selvaggia del cuore dell'Amazzonia, respiriamo le cascate cristalline, siamo immersi in un mondo verde; grandi primi piani dello sguardo del suonatore impaurito, ma illuminato dalla grazia di Dio, mischiati a immensi en plein air del paesaggio lussureggiante e infinito.
Gabriel's oboe è un esempio di come Morricone abbia creato il suono di un dato territorio e di uno stato d'animo, connotando un personaggio, e il suo messaggio di pace.
The Godfather, il Padrino, è un altro classico della musica per film.
Si tratta di una trilogia dedicata al mondo della mafia.
Il tema portante, scritto da Morricone per le pellicole dirette da Francis Ford Coppola,
- rispettivamente nel 1972, '74 e '90 - , è una melodia dagli evidenti connotati popolari tipici della Sicilia; l'arrangiamento questa volta è originale di Mariangela Ungaro.
Il tema è in minore e si muove sugli assi portanti della cupola, ops, della trinità, scusate, della gerarchia dei gradi della scala (IV, V e I). Il brano si potrebbe definire bipartito, con un primo tema minore, solenne, sacrale, e un secondo maggiore, delicato, che ci porta in Sicilia tra il profumo degli agrumeti.
L'arrangiamento è volutamente basato sull'ottava, la massima apertura concessa, con tremolo, a ricordare un mandolino che fa tanto vecchia Italia, tra terremoti e Provvidenza, tra potere e debolezza, tra grandezza, gloriosa cultura e profonde contraddizioni.
Il segreto del Sahara è uno sceneggiato televisivo in quattro puntate di genere fantastico-avventuroso del 1988, diretto da Alberto Negrin.
Saharan dream è la sigla di ogni puntata ed è di Ennio Morrione.
La sigla è una produzione tanto eccezionale quanto aforistica, e di grande effetto: in un minuto circa devono farci capire il contesto, i personaggi e più o meno i contenuti della serie televisiva, mentre scorrono sullo schermo le immagini tratte dalle scene chiave di alcuni episodi.
Se il deserto del Sahara avesse un suono, sarebbe proprio quello del brano del maestro Morricone: un coro sommesso si erge dalla montagna sacra, poi la voce dolcissima di Amii Stewart ci riempie come si assommasse un'orchestra alla sinfonica preesistente. Le note dell'introduzione vibrano e vagano come le onde di calore che creano un miraggio, ed ecco stagliarsi la melodia principale, che sembra finalmente essersi incarnata in qualcosa che possiamo comprendere.
C'era una volta in America è un film del 1984 diretto da Sergio Leone.
Il tema musicale portante, scritto da Morricone, che qui ascolteremo, è entrato nell'immaginario collettivo: siamo di fronte al suono del ricordo, del rimpianto, della ricerca di un perdono che non ci sarà.
Tratta dal romanzo di Harry Grey “The Hoods” del 1952, la pellicola narra, nell'arco di più di quarant'anni (dagli anni venti ai sessanta), le drammatiche vicissitudini del criminale David "Noodles" Aaronson e dei suoi amici nel loro progressivo passaggio dal ghetto ebraico all'ambiente della malavita organizzata nella New York del proibizionismo e del post-proibizionismo.
Presentato fuori concorso al 37º Festival di Cannes, è il terzo capitolo della cosiddetta trilogia del tempo, preceduto da C'era una volta il West (1968) e Giù la testa (1971).
C'era una volta il West: un film del 1968 che è un mondo, il nuovo mondo, la creazione dell'Ovest e dell'America come grande nazione, il territorio dei pionieri e dei reietti che trovano una seconda possibilità.
Il film di Sergio Leone è musicato da Morrricone, che si può definire il creatore del sound western. Ascoltiamo questa sera il celebre tema di Jill, la protagonista del film, una donna che è il simbolo del west stesso, nonché madre e progenitrice, pioniera di quell'America che vuole crescere, collegata dalla ferrovia, da oceano a oceano.
Ascoltiamo anche questi due brani. La parola SEAN SEAN in Giù la testa è riferita al personaggio irlandese, talentuoso con gli esplosivi.
La leggenda del pianista sull'oceano è un film del 1998 diretto da Giuseppe Tornatore, tratto dal monologo teatrale Novecento di Alessandro Baricco.
La colonna sonora del film, composta da Ennio Morricone (che ha impiegato quasi un anno nella stesura), è composta da almeno trenta brani, e nel 2000 è riuscita ad aggiudicarsi un Golden Globe per la migliore colonna sonora originale. Il tema di questa sera è il celebre “Playing love” per piano solo, nella versione originale scritta da Mariangela Ungaro: Novecento ha finalmente concesso la prima ed unica registrazione di tutta la sua vita, quando scorge da un oblò una giovane dal viso dolcissimo ma lo sguardo attraversato da mille pensieri in opposizione tra loro; come era solito fare, Novecento ne dipinge con la musica la fisionomia, il carattere, tutto ciò che coglie da quella giovane, sebbene per pochi istanti.
Colazione da Tiffany è un film del 1961 diretto da Blake Edwards, con Audrey Hepburn, tratto dall'omonimo romanzo del 1958 di Truman Capote.
Il brano Moon river che ascolteremo è il tema portante del film: ne ascoltiamo sia la versione di commento per orchestra, sia la versione IN, ovvero cantata dal vivo dalla dolce “cerbiatta” sul davanzale della sua finestra, accanto alla scala antincendio, accompagnata dalla chitarra che suona lei stessa.
La canzone Moon River fu composta da Mancini (musica) e Johnny Mercer (testo), e vinse anch'essa un Oscar, quello per la migliore canzone.
Sacco e Vanzetti è un film del 1971 diretto da Giuliano Montaldo, con Gian Maria Volonté e Riccardo Cucciolla. Il film narra la vicenda realmente accaduta a Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, due anarchici italiani emigrati negli Stati Uniti a inizio Novecento.
Ascoltiamo insieme uno dei brani più struggenti della letteratura musicale per cinema, “Speranze di libertà” una melodia priva di retorica, profonda, intensa, l'anelito di chi vorrebbe vivere, ma proprio perché innocente, ha la dignità di accettare il suo destino ingiusto e di compierlo fino in fondo.
Nuovo Cinema Paradiso è un film del 1988 scritto e diretto da Giuseppe Tornatore.
La musica di Ennio Morricone e il tema principale sono ormai entrati nell'immaginario collettivo: bastano poche note e già siamo al cinema insieme al regista che ricorda la sua dolcissima vita sebbene negata negli affetti, ma piena e soddisfacente. La melodia infatti è sostanzialmente minore ma è un dolore non detto, mascherato da un andamento rilassato, che ammicca ai toni maggiori sempre ridenti, anche se qui hanno più una funzione, non so bene se di riposo, o di serena rassegnazione.
giovedì 12 aprile 2018
RINGRAZIAMENTI: ARTISTI UNITI CONTRO IL CANCRO
Nella giornata del 23 Marzo 2018, alla casa della danza e della musica, abbiamo davvero potuto cogliere la forza della speranza e del ricordo attraverso la musica e la poesia.
Il ricavato della serata, (a cui si è aggiunto il racavato dalla vendita di alcuni libri di poesie e del saggio “Cinema D'Ascolto”), è stato devoluto all'Istituto Nazionale dei tumori, nello specifico al gruppo di ricerca sul sarcoma Gist che ha ucciso il giovane artista Emanuele Contreras, cui è stato dedicato lo spettacolo.
La somma è di 1025 EURO, cui si sommano le altre libere donazioni di artisti, amici, colleghi, familiari, versate direttamente sul conto della Fondazione.
Nel ringraziare nuovamente tutti per le donazioni, gli Artisti intervenuti e il Professor Casali, vi ricordiamo che potete sempre finanziare la ricerca:
Fondazione IRCCS “ISTITUTO NAZIONALE TUMORI”
S.C. Oncologia medica 2 - Tumori mesenchimali dell’adulto e Tumori rari
codice identificativo: O/12/OTM
Responsabile dott. Paolo G. Casali
Causale: Ricerca clinico – scientifica sui GIST
BANCA POPOLARE DI SONDRIO
Ag. 21 Politecnico – Via Edoardo Bonardi 4
20133 Milano
Fondazione IRCCS Istituto Nazionale Tumori
IBAN: IT15C05696 01620 000002001X82
C/C N. 000002001X82
ABI: 05696
CAB: 01620
CIN: C
SWIFT POSO IT22
con Andrea Musumeci, Raffaele Trevisani, Monika Lukacs, Marcella Inga, Laura Blak, Chiara Daneo, Stellerranti (...)
sabato 24 marzo 2018
Grande spettacolo a favore della Ricerca
Un pubblico entusiasta.
Un vero spettacolo del cuore.
Raffaele Trevisani e Paola Girardi che, con la danza degli spiriti beati e la fantasia sul Mosè di Rossini, ci hanno scaldato il cuore;
Marcella Inga Quartetto Caminar;
Stellerranti;
Monika Lukacs, soprano, che ha fatto vibrare l'animo di tutti, con musiche di Bellini, Strauss e Morricone;
Chiara Daneo, la flautista che ha eseguito meravigliosamente il brano "Cadenza sospesa";
alle piccole pianiste Laura e Micol, che ci hanno accarezzato il cuore con note sentite;
al regista del video della serata, Sergio Rinaldi;
a Leonardo Migliore, Maria Teresa Tedde, Tania di Malta, Pasqualina Di Blasio, i cui testi, intrisi di sofferenza e speranza sono stati magistralmente recitati dall'attrice Laura Cassani.
Mariangela Ungaro
martedì 20 marzo 2018
Concerto per la Ricerca sul Cancro.
CONCERTO A FAVORE DELLA RICERCA SUL CANCRO
http://www.casadelladanzaedellamusica.it/
Il 23 Marzo alle ore 19.30
presso la Casa della Danza e della Musica
in via Roma s.n.c.
a Basiglio (MI)
si terrà un grande concerto a favore della ricerca sul cancro
e in onore di Emanuele Contreras, artista poliedrico.
Direttore artistico: Andrea Musumeci.
Emanuele avrebbe voluto partecipare al gruppo di ricerca che si sarebbe aperto a breve all’Istituto dei Tumori, ma non ce l’ha fatta.
Esattamente il gruppo che andremo a finanziare con il concerto, e con tutte le donazioni.
Artisti stupendi ci regaleranno emozioni in musica e poesia per omaggiare Emanuele e per sostenere la ricerca sul sarcoma Gist; la ricerca è l’unica arma che abbiamo (e l’Italia spicca per i suoi validissimi Cervelli) contro un male subdolo e devastante.
Interverrà il primario dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, Dottor Paolo G. Casali.
A fine evento, la Casa della Danza e della Musica offrirà un magnfico rinfresco.
Vi aspettiamo numerosi!
Per tutti coloro che non potranno esserci ma che credono nella ricerca, è possibile fare una donazione direttamente sul conto corrente:
Fondazione IRCCS “ISTITUTO NAZIONALE TUMORI”
S.C. Oncologia medica 2 – Tumori mesenchimali dell’adulto e Tumori rari
codice identificativo: O/12/OTM
Responsabile dott. Paolo G. Casali
Causale: Ricerca clinico – scientifica sui GIST
BANCA POPOLARE DI SONDRIO
Ag. 21 Politecnico – Via Edoardo Bonardi 4
20133 Milano
Fondazione IRCCS Istituto Nazionale Tumori
IBAN: IT15C05696 01620 000002001X82
C/C N. 000002001X82
ABI: 05696
CAB: 01620
CIN: C
SWIFT POSO IT22
Grazie a tutti di cuore.
Mariangela Ungaro & Emanuele Contreras
venerdì 9 marzo 2018
CONCERTO A FAVORE DELLA RICERCA SUL CANCRO
Esattamente il gruppo che andremo a finanziare con il concerto, e con tutte le donazioni.
Artisti stupendi ci regaleranno emozioni in musica e poesia per omaggiare Emanuele e per sostenere la ricerca sul sarcoma Gist; la ricerca è l'unica arma che abbiamo (e l'Italia spicca per i suoi validissimi Cervelli) contro un male subdolo e devastante.
Interverrà il primario dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, Dottor Paolo G. Casali.
A fine evento, la Casa della Danza e della Musica offrirà un magnfico rinfresco.
Vi aspettiamo numerosi!